Ciao ragazzi,

oggi parleremo dei 5 errori più frequenti che capita di commettere nell’avviamento della propria attività ristorativa.

  1. Pensare “Appena aprirò, guadagnerò un sacco e rientrerò subito delle spese!”. No, nessuno rientra dell’investimento in un anno. La maggior parte delle aziende ci mette dai 3 ai 5 anni. Anche se dopo 6 mesi dall’apertura sei in attivo, prima di recuperare il denaro speso per l’avviamento, passerà molto tempo.
  2. L’incasso dei primi 3/6 mesi non è indicativo. È sicuramente positivo pensare in grande, ma non bisogna fare troppo affidamento sulle entrate dei primi mesi: specialmente all’inizio, si va incontro a molti imprevisti, perciò è importante monitorare e analizzare l’andamento, creando una sinergia all’interno del gruppo di lavoro e testando il gradimento del pubblico. Magari a porte chiuse, sfruttate i primi 15 giorni per prendere confidenza con le macchine, sperimentare le ricette e creare feeling tra i dipendenti.
  3. Investire il budget in maniera errata. Tanti imprenditori spendono la maggior parte dei soldi per il settore in cui hanno più competenza. Ad esempio, uno chef che apre il primo ristorante, li spenderà nella cucina. Un commercialista nell’amministrazione. Un cameriere nella sala, e così via. Un imprenditore deve avere una visione a 360 gradi della propria attività e suddividere l’investimento coerentemente per ogni comparto, e considerare la sala, la cucina, la ristrutturazione, il marketing, il branding, eccetera.
  4. Sfruttamento della forza lavoro. Non ci si può aspettare che il personale lavori 15 ore al giorno, o con assunzioni parziali e in nero. Bisogna avere tutto in regola e, a seconda della tipologia della vostra azienda, prevedere e stilare una turnazione, con la garanzia di sostituzioni in caso di imprevisti.
  5. Il passaparola mi farà conoscere ovunque. No, o meglio, non solo. Soprattutto nel caso di una nuova attività, è vitale utilizzare il marketing, online e offline, per far conoscere il proprio locale. Solo i ristoranti aperti da tanti tanti anni e che hanno mantenuto una qualità alta possono permettersi di vivere in maggior parte di passaparola.
  6. Gestire tutto da zero all by my self. Se si hanno le capacità, ben venga. Ma in ogni caso, il consiglio che mi sento di dare, è di confrontarsi sempre con un consulente che fa questo di lavoro, che avvia ristoranti e locali. Se non altro per avere un ulteriore punto di vista o spunti di riflessione per eventuali miglioramenti.

 

Detto questo ci vediamo al prossimo appuntamento, e se desiderate restare aggiornati sul mondo del risto-imprenditore, vi lascio il link del mio blog in descrizione.

Ciao e a presto!

Mike

 

Foto di Steve Buissinne da Pixabay